No, non è la ricetta di un improbabile cocktail. È invece l’incontro tra il nostro extrabrut e una delle riviste di cucina più famose e apprezzate. Qualche settimana fa infatti siamo stati contattati dal fotografo Adriano Brusaferri e da Sale&Pepe per prestare vino e casa a un articolo dedicato all’insolito abbinamento tra i vini e la specialità italiana che contende alla pizza il primato di piatto “da forno” più amato. L’esperienza, interessante e molto divertente, ha prodotto, tra fotografie, brindisi e profumi fragranti, anche un altro risultato. Il commento riportato dall’articolo è infatti davvero lusinghiero: “ Questo vino secchissimo, grazie alla sua disinvoltura e alla sua esemplare versatilità, rende ancora più saldo il rapporto tra I'impasto della focaccia e il ripieno”. E così, tra gli abbinamenti elettivi del nostro extrabrut, da oggi non potrà mancare anche questa deliziosa e amatissima ricetta.
Il 29 maggio si è tenuto, a CorteBianca, alla presenza di molti ospiti tra giornalisti, ristoratori, esperti e sommelier, l’evento di presentazione dei nuovi CorteBianca Rosé e Satèn. Complice anche lo splendido clima e un’atmosfera amichevole e informale, ci sentiamo di dire che ogni aspetto della giornata ha contribuito al successo dell’evento. La degustazione è stata preceduta da una breve intervista del Gastronauta Davide Paolini che, con il consueto acume, ci ha posto domande puntuali sul nostro progetto, sulle nostre prospettive e su come intendiamo il nostro ruolo di produttori vinicoli biologici. Subito dopo, sono state stappate le bottiglie dei due nuovi nati e Andrea Grignaffini di “Spirito diVino” e Giorgio Melandri de “Il Gambero Rosso” hanno proceduto alla degustazione rispettivamente del Satèn e del Rosé e alla narrazione delle loro impressioni olfattive e gustative. Il resto è stata una festa bellissima, fatta di brindisi, di calici alzati e di degustazioni personali, accompagnate da un ricco buffet di prodotti del territorio. Il pane di Luca Magri di Erbusco, il salame di Montisola, la Slinzega e la carne salata della Valcamonica di Roberto Forchini, i formaggi camuni della giovanissima Sonia Spagnoli e i salumi casalinghi di “Stan Sal” di Iseo, le creazioni casearie affinate dalla famiglia Perolari, il “gelato della Bottega” di Provaglio, ma anche il miele, l’olio e le fragole di CorteBianca: eccellenze locali che, nella loro semplicità fatta di cura e attenzione ai dettagli, ben si abbinano ai vini di CorteBianca, e anche alla nostra filosofia.
Crediamo che esista un filo invisibile e forte che, come un antico pizzo, unisce le persone, gli animali, le piante, la storia e la cultura di un luogo in un profondo legame di armonia.
Produrre vino in modo naturale è per noi seguire gli intrecci di questo filo, a partire da un angolo di Franciacorta, con il sogno di preservare e difendere un microcosmo, nel rispetto della sua natura e della sua anima.
Intorno a questo concetto ruota tutta la filosofia di CorteBianca. Dalle tecniche biologiche di coltivazione, alla protezione della biodiversità, fino al recupero della cascina secondo principi di bioedilizia e sostenibilità: ogni scelta compiuta in questi anni testimonia il legame con la terra, con la tradizione e un'antica domesticità, e rappresenta una precisa visione, etica ed estetica insieme.