Il nostro (molto apprezzato) distributore americano Artisanal Cellars ci segnala l’articolo “Sparkling Wines for the New Years’ Eve” apparso sul New York Times del 22 dicembre scorso, nel quale il seguitissimo giornalista Eric Asimov menziona il nostro ultimo nato Essente tra le “superbe” alternative al blasonato Champagne francese, già dal titolo, che recita: “Come avere la sensazione dello champagne al costo di un bollicine. Il prezzo dello Champagne è aumentato, ma in tutto il mondo vitivinicolo si producono ottime alternative. Potrebbero avere un sapore diverso, ma sono superbe.”
E nel menzionare il nostro Franciacorta Essente Dosaggio Zero, scrive nientemeno che: “La Franciacorta in Lombardia è stata a lungo una zona dominata da grandi aziende che producono spumanti costosi ma non particolarmente interessanti. La situazione è cambiata, con molti produttori più piccoli e distintivi come CorteBianca che producono bottiglie eccezionali. Questo Essente è ottenuto da chardonnay, pinot nero, pinot bianco ed erbamat, una rara uva locale, il tutto coltivato biologicamente. È vivace ma cremoso ed elegante, leggermente floreale e sapido.”
Che dire? Che per noi non c’è stato modo migliore di chiudere l’anno e iniziare in bellezza quello nuovo. Un’augurio che facciamo anche a tutti voi.
A 15 anni di distanza dalla nascita di CorteBianca, e dall’introduzione della nostra prima bottiglia di Extra Brut, siamo orgogliosi e felici di presentare il nostro ultimo nato, il nostro secondo Dosaggio Zero. Lo abbiamo chiamato Essente, perché “essente” è ciò che esiste in un determinato luogo, qui e ora. È quindi l’essenza del nostro luogo, la sua anima e il suo significato. Ne raccoglie e concentra tutte le essenze e le esistenze, dall’uva alla più piccola vita che costituisce e partecipa alla biodiversità nella quale le nostre viti sono coltivate e curate. È il senso e la ragione del nostro modo di intendere il vino, del nostro modo di prenderci cura del nostro territorio.
Essente è stato così descritto dall’enologo Leonardo Valenti: “Di colore paglierino scarico, con una spuma persistente, compatta e cremosa, e una bolla molto fine, continua e persistente, questo eccellente Franciacorta dosaggio zero presenta in bocca un’ottima consistenza e pastosità, molto sapido e con una bella vena acidula ben amalgamata con la struttura potente del vino, lungo, persistente e con un finale di grande morbidezza e di grande finezza. Il suo retrogusto riflette e conferma la percezione al naso e in bocca, si avverte inoltre un leggero sentore vegetale/fruttato di pera e mela immatura. Si abbina perfettamente a ostriche, crostacei, pesci di lago e di fiume (persico dorato, luccio in insalata, storione, boccalone); pesci di mare in generale bolliti o con sughi bianchi; salumi di ogni tipologia dalla mortadella e prosciutto cotto, ai salumi d’oca; carni bianche di corte in generale come coniglio, pollo e faraona.”
Le radici robuste e profonde della senape perforano il suolo aiutando l'ossigenazione e lo arricchiscono in sostanza organica stabile migliorando la fertilità e riducendo anidride carbonica in atmosfera e effetto serra; essudati naturali allontanano alcuni parassiti nocivi; i fiori accolgono ospiti che accrescono la biodiversità
Marta Donna, agronoma
È con piacere, anche se un po' in ritardo, che apprendiamo che la prestigiosa rivista Forbes include CorteBianca tra le sue scelte per brindare ad uno spumeggiante anno nuovo. Ci piace pensare che la raccomandazione valga anche per molte altre occasioni, e che il nostro vino possa accompagnare un anno pieno di novità e di avvenimenti positivi. Cheers!
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Corte Bianca si impegna nella ricerca verso la sostenibilità e la salvaguardia dell'ambiente. Ieri sono stati presentati i risultati del progetto FAReSuBIO (Fertilità Ambiente Reddito attraverso il Suolo e la BIOdiversità) di cui l'azienda, assieme ad altre del territorio Franciacortino ed Oltrepadano, ha fatto parte.
Marta Donna, agronoma
In un'annata siccitosa come questa, la superficiale lavorazione del suolo protegge la disponibilità d'acqua nello strato più profondo che ospita le radici, mantenendolo più fresco. La vite riesce a mantenere così grappoli pieni senza andare in stress.
(Marta Donna, agronoma)